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Serafini & Vidotto

Italia - 

Veneto - 

Nervesa della Battaglia 

(TV)

PHI 20 Montello-Colli Asolani

Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot

Zona di produzione: Montello – Nervesa della Battaglia

Terreno: argilloso e calcareo

Vendemmia: manuale

Vinificazione: in acciaio

Affinamento: dai 15 ai 24 mesi a seconda del vitigno e dell’annata in botti di rovere stagionato almeno 30 mesi e a spacco, successivamente da 1 a 2 anni in bottiglia

Colore: rosso rubino impenetrabile, con ampi riflessi granati

Profumo: fruttato, floreale, erbaceo e tostato, con netti sentori di mora matura, amarene, viola, tralcio verde e chicchi di caffè, alla seconda olfazione, si apre progressivamente ad una complessità di spezie dolci e note balsamiche: riconosciamo baccelli di vaniglia, pepe rosa, tabacco da pipa, eucalipto

Sapore: intensa, decisa e fresca avvolgenza, su fondo caldo-tannico in ottimo equilibrio; segue l’apertura verso una bilanciata sapidità con gradevole, carezzevole e progressiva persistenza setosa, su fondo succoso di mora matura. Il finale è lungo, fresco e fruttato

Grado Alcolico: 13% vol

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L’AZIENDA

A Nervesa della Battaglia, vicino i resti dell’Abazia dove, tra il 1551 e il 1555, Monsignor della Casa scrisse il Galateo, nei territori della Serenissima da sempre votati alla produzione di vini rossi nasce nell’86 la Serafini&Vidotto. L’azienda lavora per preservare il suolo e la sua vitalità mantenendo la dotazione di sostanza organica: tutte le vigne sono condotte con metodo biologico e solo in caso di necessità vengono usati, al minimo, del rame e dello zolfo. La vite coltivata non viene sfruttata ma al contrario è curata affinché esprima al meglio le sue potenzialità e la qualità che i suoi frutti, diventati vino, si troveranno nel bicchiere. Da questo grande lavoro in vigna e poi in cantina nascono i vini di territorio come il Manzoni e la Recantina passando per il Pinot Nero, che nella versione Roccolo è interpretato magistralmente fino al Rosso dell’Abazia archetipo del taglio bordolese in Italia. Antonello e Frabcesco, coadiuvato dal primogenito Matteo, rappresentano oggi l’eccellenza vitivinicola ed ecologica trevigiana.