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Frecciarossa

Italia - 

Lombardia - 

Casteggio 

(PV)

Anamari Oltrepò Pavese Riserva

Croatina, Barbera, Uva Rara e Vespolina

Zona di produzione: Casteggio (PV)

Terreno: argilloso-calcareo

Vendemmia: dopo un leggero diradamento effettuato a fine luglio, vendemmia manuale in cassette da 17 kg con una selezione meticolosa dei migliori grappoli

Vinificazione: diraspapigiatura, successiva fermentazione spontanea in un tino tronco-conico in rovere con una macerazione complessiva di 28 giorni. Durante questo periodo si è effettuato un delestage e rimontaggi o follature in base alla cinetica fermentativa. Fermentazione malolattica in botti di rovere da 650 l

Affinamento: invecchiamento per 10 mesi nelle stesse botti di rovere da 650 l. Prima dell’imbottigliamento 6 mesi di affinamento in vasche in acciaio e dopo la messa in bottiglia, almeno 6 mesi di ulteriore affinamento prima della commercializzazione

Colore: rosso rubino brillante

Profumo: elegante, con note di rosa canina, piccoli frutti rossi e neri, pepe nero e una vena balsamica

Sapore: fruttato, fresco, armonico, con una beva di grande piacevolezza e notevole persistenza

Grado Alcolico: 13,5% vol

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L’AZIENDA

Frecciarossa ha condiviso un po’ tutta la storia d’Italia degli ultimi cento anni: l’azienda è stata infatti fondata nel 1919 da Mario Odero, un genovese attivo nel ramo del cemento e carbone, il quale aveva acquistato la villa di Casteggio dall’Ingegnere Valsecchi che aveva progettato la ferrovia Torino Piacenza nel 1870 e che si era innamorato delle colline dell’Oltrepò. Accanto a Mario arriva suo figlio Giorgio che laureatosi in agraria a Milano, dopo un buon apprendistato in Francia, prende in mano l’azienda di famiglia portando i vini nelle tavole di tutto il mondo. Le prime bottiglie furono messe in vendita nel 1924 mentre già nel febbraio 1934 venivano esportate negli Stati Uniti contribuendo a fare conoscere i vini italiani. Margherita Odero affianca il padre dopo essersi laureata agronoma nel 1963, tra le prime donne in Italia, e dà una svolta all’azienda nel 2000 con l’aiuto prima di Giancarlo e poi di Gianluca Scaglione. Nel 2011 Valeria Radici, sua figlia la raggiunge a Casteggio e di lì si completa il rilancio di una delle aziende che più di tutte hanno fatto la storia dell’Oltrepò certificando in bio tutta la produzione dal 2017 e lavorando sulla finezza dei vitigni come il Pinot nero.