Paul Jaboulet Aîné

Francia - 

VallĂ©e du RhĂ´ne - 

Tain l’Hermitage 

Crozes-Hermitage Mule Blanche

55% Marsanne, 45% Roussanne

Zona di produzione: sulla riva sinistra del Rodano, in 11 comuni nella valle della DrĂ´me

Terreno: ciottoli di origine alluvionale

Vendemmia: manuale

Vinificazione: fermentazione in contenitori ad uovo in cemento e in botti di rovere (15% nuove)

Affinamento: su fecce fini negli stessi contenitori

Colore: giallo pallido cristallino

Profumo: aromi di frutta a polpa bianca, pera e pesca

Sapore: vivace, ben rotondo, con note floreali di acacia, il finale presenta note di polvere di gesso

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L’AZIENDA

Tra il Massiccio Centrale e il Massiccio Alpino, nel cuore di un’attivitĂ  geologica particolarmente intensa, si trova un terroir unico conosciuto come la collina dell’Hermitage. Ăˆ qui, a Tain-l’Hermitage, sulle sue colline inondate di luce, che la storia della Maison Paul Jaboulet AĂ®nĂ© ha le sue radici. Il Syrah trova qui il suo piĂ¹ naturale terroir di espressione. Dal 1834, i viticoltori della famiglia Jaboulet e poi della famiglia Frey si sono succeduti nel coltivare un vigneto mitico, rappresentazione pura di questo vitigno: La Chapelle Hermitage. Il Domaine, guidato da Caroline Frey, promuove inoltre tutte le denominazioni del Rodano settentrionale su 120 ettari di vigneti, da Cornas a CĂ´te-RĂ´tie. Alla ricerca della piĂ¹ belle espressioni dei vini e fortemente impegnata nella conservazione del suolo e dell’ambiente, Caroline ha convertito il suo intero vigneto all’agricoltura biologica nel 2016. Un lavoro di pazienza con l’obiettivo di ricreare un equilibrio armonico con la natura. La biodinamica è la continuazione di questa ricerca di armonia: un approccio rigenerativo che richiede una profonda comprensione della natura della vite e la collega al suo ambiente globale. L’ecosistema viticolo non si ferma solo alle vigne di proprietĂ . Al fine di beneficiare delle migliori condizioni per svolgere il proprio lavoro, il Domaine promuove la biodiversitĂ  dei terreni incolti situati intorno ai vigneti per favorire interazioni virtuose, che permettono di produrre grandi vini da terroirs vivi e unici: senza dubbio perfetti e storici ambasciatori della Valle del Rodano.