MENÙ

Paul Jaboulet Aîné

Francia - 

Vallée du Rhône - 

Tain l’Hermitage 

Côte du Rhone Parallele 45

47% Viognier, 21% Grenache Blanc, 18% Roussanne, 9% Clairette, 5% Marsanne

Zona di produzione: a 2km dal 45° parallelo Nord

Terreno: loess, argillo-calcare e limo

Vendemmia: manuale

Vinificazione: in tini di acciaio inox a temperatura controllata per 10-15 giorni

Affinamento: in acciaio inox su fecce fini per 6 mesi

Colore: giallo paglierino brillante con riflessi verdi

Profumo: aromi di frutta a polpa bianca e note floreali

Sapore: attacco diretto ed equilibrato, bella lunghezza con note fruttate

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L’AZIENDA

Tra il Massiccio Centrale e il Massiccio Alpino, nel cuore di un’attività geologica particolarmente intensa, si trova un terroir unico conosciuto come la collina dell’Hermitage. È qui, a Tain-l’Hermitage, sulle sue colline inondate di luce, che la storia della Maison Paul Jaboulet Aîné ha le sue radici. Il Syrah trova qui il suo più naturale terroir di espressione. Dal 1834, i viticoltori della famiglia Jaboulet e poi della famiglia Frey si sono succeduti nel coltivare un vigneto mitico, rappresentazione pura di questo vitigno: La Chapelle Hermitage. Il Domaine, guidato da Caroline Frey, promuove inoltre tutte le denominazioni del Rodano settentrionale su 120 ettari di vigneti, da Cornas a Côte-Rôtie. Alla ricerca della più belle espressioni dei vini e fortemente impegnata nella conservazione del suolo e dell’ambiente, Caroline ha convertito il suo intero vigneto all’agricoltura biologica nel 2016. Un lavoro di pazienza con l’obiettivo di ricreare un equilibrio armonico con la natura. La biodinamica è la continuazione di questa ricerca di armonia: un approccio rigenerativo che richiede una profonda comprensione della natura della vite e la collega al suo ambiente globale. L’ecosistema viticolo non si ferma solo alle vigne di proprietà. Al fine di beneficiare delle migliori condizioni per svolgere il proprio lavoro, il Domaine promuove la biodiversità dei terreni incolti situati intorno ai vigneti per favorire interazioni virtuose, che permettono di produrre grandi vini da terroirs vivi e unici: senza dubbio perfetti e storici ambasciatori della Valle del Rodano.