Scerscé
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(SO)

L’AZIENDA

Cristina Scarpellini, appassionata di Nebbiolo e lungimirante nella sua visione aziendale, crea nel 2008 Tenuta Scerscé. Dopo una laurea in legge a Milano e due anni a Parigi per la tesi, abbandona l’idea di una carriera forense quando la sua vita incontra la Valtellina. Una terra verticale che ripaga della fatica solo chi ha spirito di sacrificio e lavora con cuore e passione. Inizia così un percorso di ricerca basato sulla profonda conoscenza del territorio e sull’attenzione quotidiana per le vigne, che in questa area alpina esigono molto lavoro a causa delle grandi pendenze. Nell’anfiteatro naturale delle Alpi Retiche valtellinesi il protagonista assoluto è il “Nebbiolo delle Alpi” il cui biotipo è denominato Chiavennasca. Un vitigno nobile, esigente, che necessita di una particolare situazione ambientale e climatica alla quale i pendii retici si prestano perfettamente. Le piante allevate a guyot godono di molta luce, pari a 1900 ore di irradiazione all’anno! Una congiunzione perfetta tra passato e presente, tra manualità tramandata e metodi contemporanei, nel rispetto della tradizione. Tutto questo è alla base di Scerscé, giovane realtà che in pochi anni ha saputo imporsi per il livello qualitativo dei suoi vini ma soprattutto per il suo forte legame con il terroir della Valtellina.

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Lombardia

Valtellina

In Valtellina, sui pendii assolati rivolti a sud lungo la riva settentrionale del fiume Adda, l’uva Nebbiolo, qui detto Chiavennasca, produce rossi robusti e vigorosi. Il cuore della regione, Valtellina Superiore, comprende le sottozone Grumello, Inferno, Sassella e Valgella. Lo Sfursat secco viene ottenuto da uve parzialmente appassite. 850 ettari di vigne, 2.500 chilometri di muretti a secco, il versante retico della Valtellina è la più vasta area terrazzata d’Italia, ricca di biodiversità e variabilità dal punto di vista geologico, morfologico, climatico e ambientale.

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In Valtellina, sui pendii assolati rivolti a sud lungo la riva settentrionale del fiume Adda, l’uva Nebbiolo, qui detto Chiavennasca, produce rossi robusti e vigorosi. Il cuore della regione, Valtellina Superiore, comprende le sottozone Grumello, Inferno, Sassella e Valgella. Lo Sfursat secco viene ottenuto da uve parzialmente appassite. 850 ettari di vigne, 2.500 chilometri di muretti a secco, il versante retico della Valtellina è la più vasta area terrazzata d’Italia, ricca di biodiversità e variabilità dal punto di vista geologico, morfologico, climatico e ambientale.