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Quinta de La Rosa
Portogallo – 
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Pinhão – 

L’AZIENDA

La famiglia Bergqvist ha iniziato a produrre Porto fin dal 1815 anche se Quinta de la Rosa venne acquistata solo nel 1906 come regalo per Claire Feuerheerd, nonna di Sophia Bergqvist attuale gestrice dell’azienda. La società Feuerheerd venne venduta negli anni trenta ma La Rosa rimase invece in mano a Claire fino al 1988 anno nel quale Sophia e suo padre Tim decisero insieme di rilanciare Quinta de la Rosa. Fin dai primi anni novanta la famiglia Bergqvist è stata inoltre tra i pionieri nella produzione di vini rossi e bianchi (oltre ai Porto) e per questo è stato creato il “negoce” Vale da Clara per poter sviluppare la crescita dei vini tradizionali. Nel 2002 è stato chiamato a far parte del progetto Jorge Moreira un giovane e talentuoso enologo il quale ha condotto i vini della Quinta verso uno stile ricco ed estremamente “fruttato” pur nel rispetto della tradizione. Tutto questo è possibile perché Quinta de la Rosa, a differenza della maggior parte delle aziende di Porto, effettua l’intero ciclo produttivo a Pinhao, sede dell’azienda. 55 ettari tutti classificati in categoria A e piantati a Touriga Nacional, Touriga Franca, Tinta Roriz e Tinta Cão, dalle cui uve nasce il Porto di Quinta de la Rosa, perfetto ambasciatore dei vini del Douro.

Portogallo - 

Vila Real

Valle di Douro

Tra tutti i luoghi in cui l’uomo ha piantato vigneti, l’Alto Douro è il più improbabile. Tanto per cominciare è quasi privo di terreno, essendo costituito da colline di scisto e ardesia friabili e instabili, con una pendenza di 60 gradi, costantemente bruciate dai 38°C del sole estivo. Un territorio assolutamente desolato dove la costruzione di migliaia di muri, lungo il lato delle montagne, per trattenere le zolle di terreno, ha permesso di piantare la vite. Oltre al Porto qui si producono anche vini secchi, denominati Douro, che divengono anno dopo anno sempre più importanti.

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Vila Real

Valle di Douro

Tra tutti i luoghi in cui l’uomo ha piantato vigneti, l’Alto Douro è il più improbabile. Tanto per cominciare è quasi privo di terreno, essendo costituito da colline di scisto e ardesia friabili e instabili, con una pendenza di 60 gradi, costantemente bruciate dai 38°C del sole estivo. Un territorio assolutamente desolato dove la costruzione di migliaia di muri, lungo il lato delle montagne, per trattenere le zolle di terreno, ha permesso di piantare la vite. Oltre al Porto qui si producono anche vini secchi, denominati Douro, che divengono anno dopo anno sempre più importanti.