La famiglia Gruber coltiva la vigna fin dal 1814, anche se fino alla metà del secolo scorso il vino era per lo più usato per il consumo privato. Nel 2012 la svolta quando i nipoti del fondatore, i fratelli Ewald enologo, Maria al commerciale e Christian che segue le vigne, decidono di cambiare registro con un processo verso la qualità in tutti i suoi passaggi, dalla conversione di tutte le vigne all’agricoltura biologica, alla vinificazione separata dalle singole parcelle con il motto: “qualità non quantità!” Tutto questo è favorito dalla posizione delle vigne visto che la regione ha una temperatura media di soli 9,5 gradi unitamente al terreno caratterizzato da suoli rocciosi con zolle granitiche e con “loess” (argille sabbiose) poco profonde. Questa è la filosofia dei tre fratelli Gruber, riconosciuti tra i maggiori interpreti della Weinviertel, un’area che pur essendo molto estesa trova proprio nel piccolo villaggio di Röschitz uno dei luoghi che offre i migliori risultati qualitativi, sia per i vini bianchi che per i vini rossi, tra i quali svetta il Pinot Nero interpretato in modo magistrale.