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Chapel Peak
Nuova Zelanda – 
Marlborough – 
Blenheim – 

L’AZIENDA

La famiglia Bourgeois, tra i massimi interpreti dei vini della Loira con ben 65 ettari di vigna ha intrapreso un’avventura nella regione di Marlborough trasformando una parte di 93 ettari di pascolo in vigneto. Due soli vitigni, il sauvignon blanc ed il pinot nero per questo incontro tra la tradizione francese ed il nuovo mondo, interpretati in due modi diversi. Il Fusional fresco e giovane, di facile beva ma comunque in linea con l’enologia neozelandese mentre il Chapel Peak, con la sua marcata mineralità unita alla profondità dei suoi due vini rappresenta in modo straordinario la tradizione del “Nuovo Mondo”. Pur lontani dal terreno amico di Saint-Satur, Arnaud e Cédric Bourgeois, producono vini perfetti interpreti della Nuova Zelanda.

Nuova Zelanda - 

South Island

Marlborough

Ciò che rende insolita Marlborough come regione vinicola è la combinazione di giornate lunghe, notti fredde, luce solare splendente e, nelle buone annate, autunni alquanto secchi. Con queste temperature relativamente basse le uve potrebbero difficilmente maturare data la minaccia di piogge autunnali, mentre qui possono generalmente essere lasciate sulla vite e sfruttare un periodo di maturazione relativamente lungo con conseguente elevato tenore zuccherino senza sacrificare, grazie alle notti fredde, l’acidità. A nord dell’area i terreni sono molto più recenti di quelli a sud. In certi punti la falda freatica è pericolosamente alta e i migliori vigneti, su questi terreni giovani e sassosi, sono quelli che si trovano dove il drenaggio è maggiore, cioè su suoli leggeri e limosi sopra la ghiaia che costituiva in passato il letto del fiume.

Nuova Zelanda - 

South Island

Marlborough

Ciò che rende insolita Marlborough come regione vinicola è la combinazione di giornate lunghe, notti fredde, luce solare splendente e, nelle buone annate, autunni alquanto secchi. Con queste temperature relativamente basse le uve potrebbero difficilmente maturare data la minaccia di piogge autunnali, mentre qui possono generalmente essere lasciate sulla vite e sfruttare un periodo di maturazione relativamente lungo con conseguente elevato tenore zuccherino senza sacrificare, grazie alle notti fredde, l’acidità. A nord dell’area i terreni sono molto più recenti di quelli a sud. In certi punti la falda freatica è pericolosamente alta e i migliori vigneti, su questi terreni giovani e sassosi, sono quelli che si trovano dove il drenaggio è maggiore, cioè su suoli leggeri e limosi sopra la ghiaia che costituiva in passato il letto del fiume.